Vite prigioniera

La vite prigioniera: un particolare meccanico utilizzato in contesti industriali svariati

La particolarità della vite prigioniera

Una vite prigioniera è una particolare tipologia di vite, senza testa e con entrambe le estremità rifinite con filettatura. Viene utilizzata per essere avvitata su una madrevite.

La filettatura è comune a tutte le viti, e permette di agganciare saldamente due elementi tra di loro. Questi particolari meccanici costituiscono infatti la base di numerosissimi oggetti, tanto piccoli quanto grandi.

La particolarità della vite prigioniera è invece la mancanza della testa, e la presenza della filettatura su entrambe le estremità. Inoltre esistono modelli con uno spazio al centro non filettato.

I prigionieri filettati

Simile alla vite prigioniera sono i prigionieri filettati, che possono però presentare un’estremità a punta conica.

La struttura della vite prigioniera è divisa in tre parti:

  • La radice, ossia la parte che andrà avvitata nel foro cieco;
  • La parte centrale, che può essere o meno filettata e con un diametro uguale o inferiore alle altre due parti;
  • L’estremità, anch’essa filettata, che deve accogliere la controparte (dado o controdado).
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